Studio sul potenziamento delle abilità sociali (social skills) nel disturbo dello spettro autistico

I disturbi dello spettro autistico rappresentano dei disturbi caratterizzati principalmente da difficoltà nell’interazione sociale, nella comunicazione e da comportamenti ripetitivi o interessi ristretti. La variabilità all'interno dello spettro è ampia: alcune persone con autismo possono manifestare difficoltà gravi nella comunicazione, mentre altre potrebbero sviluppare competenze linguistiche avanzate, ma riscontrare problemi nel comprendere le più semplici regole sociali. Uno degli aspetti centrali nella diagnosi e nel trattamento dei diversi autismi è rappresentato dalle abilità sociali, che risultano compromesse in modi diversi.
Da un importante lavoro di ricerca sviluppato tra la Neuropsichiatria infantile dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari e l’Istituto Rete per il sociale Ets di Roma nasce uno “Studio sul potenziamento delle abilità sociali (social skills) nel disturbo dello spettro autistico”, i cui esiti sono stati presentati venerdì 11 ottobre nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Sassari.
Il progetto, promosso dal Rotary Club Sassari Nord con il contributo economico della Fondazione di Sardegna, coinvolge anche l’Università di Sassari e la Cooperativa Giuliaparla di Roma. Ospite d’eccezione è stato Stefano Vicari, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.
Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è una patologia del neurosviluppo molto diffusa, caratterizzata da comportamenti ripetitivi e difficoltà persistenti nella comunicazione e nell’interazione sociale. La prevalenza in fase di crescita sottolinea l’importanza di interventi precoci e personalizzati. Lo studio si focalizza sul Social Skills SSG (training di abilità sociali), un intervento volto a migliorare le abilità sociali in contesti relazionali e strumentali, con l’obiettivo di ridurre la severità dei sintomi dell’ASD. L’intervento si svolge in ambiente naturale coinvolgendo famiglia e scuola, e prevede attività strutturate come sport e orticoltura, oltre alla formazione continua degli operatori e degli insegnanti.
Hanno presentato il progetto e i risultati preliminari Alessandra Carta, responsabile scientifica del progetto e neuropsichiatra infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, e Arianna Madrau, dirigente medica dell'Uonpia dell'Asl di Sassari. Sono, inoltre, intervenuti Salvatorica Manca, responsabile della Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile (Uonpia) dell’Asl di Sassari, Lucia Porcu, Simona Levanto e Paolo De Stefani, Flavia Pulina, Marialuisa Maiorano e Marco Pistidda. Il rapporto ospedale-territorio e il trattamento abilitativo Social Skills in contesto scuola è stato illustrato da Angela Nuvoli. Delle attività svolte dagli operatori degli Orti di San Pietro hanno, infine, parlato Letizia Cascioni ed Elisabetta Mura.
